A Filosofia II

A Filosofia II

1.364 visualizações 41 downloads

Detalhes

  • Categoria: Filosofia
  • Autores: Diego D’Angelo
  • Quantidade de Páginas: 245
  • Data de Inclusão: 16/06/2016
  • Formato do Arquivo: PDF
  • Tamanho do Arquivo: 2.447 KB

Obiettivo del nostro percorso è la comprensione di come sorga, per l'umano, la capacità di dire «io» – ossia quella capacità che, in particolare per la filosofia occidentale, si è venuta a definire come «autocoscienza». Per fare questo, prendiamo innanzitutto in considerazione come punto di partenza la riflessione di Charles Darwin, il cui ‘impensato’ più grande sta proprio in una considerazione solo superficiale della nascita (storica) dell'autocoscienza. Inoltre – sia detto a supporto della scelta del punto d'inizio – il metodo d'indagine di carattere genealogico che mettiamo in atto nel nostro percorso ha, oltre a Nietzsche (com'è evidente), proprio in Darwin un riferimento di prim'ordine Alcune lettere del grande naturalista inglese a Chauncey Wright ci consentono poi di proseguire, uscendo dall'impostazione ingenuamente naturalistica dello stesso Darwin: egli demandò infatti al filosofo americano una indagine più accurata sull'origine del linguaggio e della coscienza, indagine che si concretizzò nel breve e denso scritto L'evoluzione dell'autocoscienza. Molteplici sono però i punti oscuri contenuti nelle pagine wrightiane, e per tentare di ‘risolverli’ – o quanto meno di capirli più in profondità – ci siamo rivolti ad un altro pragmatista, che certo da Wright ha appreso moltissimo: George Herbert Mead. Con lui, e con il suo Mente, Sé e società, riusciamo a venire in chiaro su alcune questioni fondamentali (l'importanza della voce e dell'intersoggettività sono solo alcuni di queste) che era necessario affrontare per comprendere il sorgere dell'autocoscienza; ma anche in questo caso rimangono alcune problematiche aperte: la stessa intersoggettività, che in Mead è più presupposta che indagata; la circolarità linguistica, un problema complesso di cui Mead non si avvede o di cui comunque non si fa carico; in terzo luogo, il problema della genesi del significato, snodo cardine dell'intero nostro percorso, riguardo al quale la risposta di Mead è insufficiente e eccessivamente ingenua. Per tentare allora di comprendere meglio questi tre problemi torniamo in Europa, considerando come vari autori della contemporaneità filosofica (Husserl, Heidegger, Merleau-Ponty, Derrida, Peirce, Wittgenstein solo per nominarne alcuni) hanno affrontato quelle questioni, in un lungo lavoro di ‘scavo in profondità’ e di confronto tra posizioni filosofiche che, anche se spesso profondamente divergenti, non mancano di tornare sugli stessi problemi e di fornire, in alcuni casi, risposte sorprendentemente simili o che, quanto meno, si supportano a vicenda.

Comente Aqui

Subir ao topo